PILLOLE DI TEATRO #3 – NERONE. PROCESSO AD UNA MADRE
di Rosario Sparno con Antonella Romano e Rosario Sparno.
Intendo parlare di Nerone Claudio Cesare Augusto Germanico. Nerone. Semplicemente.
Non intendo l’assassino. L’incendiario. Non intendo il politico. Intendo l’uomo Nerone. L’uomo che ama. Come un bambino.
L’uomo che si incollerisce. Per un niente.
Nella splendida Villa di Donato si aggirano Agrippina, madre dell’Imperatore e
Nerone suo figlio. I loro volti non si nascondono dagli occhi indiscreti che vogliono sapere la verità, che vogliono ascoltare una storia dimenticata.
I due spiegano, urlano le proprie ragioni ad un pubblico che è la Storia. Nerone ama Poppea. Ne è ossessionato.
“ In quanti modi si può gabbare un amante, con quanti mezzi si può aver ragione di lui! A quante moine si ricorre, a quanti scatti d’ira, a quanti strilli!!! Bontà degli dei! Una volta che l’innamorato ha bevuto alla coppa dell’amore e che la bevanda ha raggiunto il fondo del cuore, di colpo è finita per lui, per i suoi averi e per la sua reputazione”.
Agrippina, madre e donna di potere, artefice del successo del figlio, non può
permettere di essere messa da parte da un bambino ingenuo e capriccioso.
Deve agire.
A qualunque costo!